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Il vento che correva su Genova
soffiava nella mia fisarmonica
nasceva piano la mia musica
e dentro al cuore solitudine
com'ero io, com'ero io
Così diverso per l'abitudine
di raccontare tutto alle nuvole
sopra un cortile senza alberi
il mio concerto se ne andava via
da casa mia, volava via
giorni di favola e poi
la luce terminò
e come fu non so
io mi ritrovo qui
un vento freddo volta le pagine
di questa storia senza miracoli
ricordo ancora i giorni inutili
gli errori fatti e perdonati mai
ma c'era lei, la musica
giorni più amari che mai
nessun amico che
credesse ancora in me
ma adesso sono qui
e credo in me
in quello che ho
con una cosa in più
l'amore
d'accordo, è poco
in questo mondo che
non crede più
in questo mondo che
non crede più
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